48^ GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI

15 MAGGIO 2011

 

QUANTI PANI AVETE? ANDATE A VEDERE
 
Spesso capita che le risposte a certe domande servano non tanto a chi fa la domanda, ma a coloro ai quali è rivolta la domanda stessa. “Quanti pani avete” chiede Gesù… come se Lui non lo sapesse, come se Lui non sapesse cosa fare o ciò di cui c’è bisogno. “Quanti pani avete” è allora un invito per gli apostoli ad aprire gli occhi, a scoprire che del pane c’è, è un invito a non rassegnarsi alla negatività dell’apparenza, ma con sguardo profondo e penetrante contemplare e raccogliere quei pani che dicono che il Regno è qui, e cresce.
Proviamo a declinare queta prospettiva per la Pastorale Vocazionale della nostra Diocesi.
Innazi tutto uno sguardo sincero sui pani che ci sono.
Il primo è la preghiera, diffusa e perpetua per le vocazioni. Da “Con Gesù nella notte”, alle intenzioni della Liturgia delle Ore e delle celebrazioni eucaristiche; dalle ore di adorazione del primo giovedì del mese alle tante persone che nel segreto invocano operai per la messe del Signore. Sembra proprio azzeccata l’immagine del monastero invisibile che riempie ogni istante di preghiera. Mi piace scoprire che in tante parrocchie nascono occasioni di preghiera per le vocazioni, spero che in tante altre quest’attenzione non venga meno.
Un altro pane della Pastorale Vocazionale è la testimonianza di chi vive con serena passione la dinamica vocazionale. Seminaristi, sposi, suore, religiosi, fidanzati, preti, giovani in ricerca… non ci interessa il numero, ma il cuore, la disponibilità e il coraggio di vivere con fedeltà e gioia la risposta alla chiamata del Signore, qualsiasi essa sia. Mi auguro che tutti possano incontrare testimoni di vocazione, testimoni che suscitano un desiderio di Dio, testimoni che mostrano che seguire il Signore è possibile, che lasciano trasparire la bellezza della vocazione.
Assieme ai testimoni fanno crescere il cesto dei pani anche coloro che si spendono per la promozione e la cura delle vocazioni. Chi si adopera alla formazione, al discernimento, chi al sostegno (umano, spirituale, economico), chi alla promozione vocazionale. Non è questione di soli “addetti ai lavori”, ma molto di più: genitori, educatori, tanti preti pastori nelle comunità… tutti coloro che si adoperano affinchè ogni cristiano possa trovare e realizzare il sogno di Dio.
Unaltro pane della nostra Diocesi è l’Ufficio di Pastiorale Vocazionale. Un segno visibile: per non perdere mai di vista la prospettiva vocazionale della pastorale. Uno strumento di servizio: per proporre e promuovere le attività vocazionali. Tra queste ricordiamo in particolare i due gruppi di discernimento:
·         Il gruppo Davide. È una proposta per i ragazzi delle superiori, un itinerario per comprendere e far crescere la chiamata di Dio.
·         Il Gruppo Vocazionale. Per ragazzi e ragazze con più di 18 anni. Un cammino di discernimento, per comprendere e verificare il sogno di Dio sulla propria vita.
Entrambi i cammini si propongono come strumenti per incontrare il Signore e condividere con lui le scelte per la vita. Vi partecipa chi vuole comprendere quale chiamata Dio gli sta donando, chi sente nel cuore un appello di Dio e lo vuole verificare, chi vuole compiere un cammino di discernimento per chiarire i dubbi vocazionali che porta nel cuore.
Assieme ai due cammini vocazionali ricordiamo altre occasioni, altri pezzi di pane, che la nostra Diocesi e il Seminario offrono a favore e sostegno della Pastorale Vocazionale: gli incontri per i Chierichetti nei vicariati e nelle parrocchie, gli incontr@samuel, la Scuola di Preghiera (sia in Seminario Minore, sia al Maggiore), gli Esercizi Spirituali Vocazioali per giovani a maggio, vari campi estivi (per ragazzi delle elementari, medie, superiori, giovani oltre i 18 anni), il week-end a Casa sant’Andrea, le collaborazioni con altri operatori pastorali della Diocesi (Azione Cattolica, ufficio Famiglia, …), le proposte e gli eventi per la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni e per la Giornata del Seminario… “Quanti pani avete?” ancora una volta con una domanda Gesù ci spiazza, ci permette di scoprire e gustare che del pane c’è; con una domanda ci apre gli occhi, la risponsta non è tanto per Lui, ma per noi.
 
“Andate a vedere” è il movimento per rispondere alla domanda di Gesù, movimento che non si blocca ma che è continuo. “Andate a vedere”non vuole chiuderci e bloccarci nel pane che c’è, è invito a cercare quei pani che stanno lievitando, crescendo… “Andate a vedere” vuole essere uno stimolo per guardare oltre, per non sentirsi sazii, per iniziare a preparare e impastare il pane per domani. È per questo che la riflessione sulla Pastorale Vocazionale non si accontenta del pane che c’è, ma cerca ancora nuovi ingredienti per riempire e completare il suo paniere.
Proviamo allora a indicare alcune possibili strategie da sviluppare per la Pastorale Vocazionale diocesana, che sono frutto di un incontro tra tutti gli educatori del Seminario.
Sulla scia del messaggio del Papa, in occasione della prossima Giornata Mondiale di Preghiera per la Vocazioni, è emersa l’urgenza di ridonare alla Pastorale Vocazionale la sua collocazione ordinaria nella pastorale delle parrocchie, dei vicariati e della Diocesi. Per favorire questo si cerca di sviluppare una relazione personale e diretta con i preti, in particolare quelli giovani, per presentare e proporre le attività vocazionali come realtà ordinarie, normali della pastorale. Questo potrebbe anche evitare un atteggiamento dimesso o apatico nei confronti della Pastorale Vocazionale da parte di qualcuno.
Sembra sempre più una strada da percorrere e favorire la collaborazione con gli altri uffici diocesani: catechistico, A.C., famiglia, missionario, comunicazione… riconoscersi operai della stessa vigna, per la stessa vigna.
C’è anche la volontà di valorizzare maggiormente il mese del Seminario, settembre, e di avviare una proposta che dia ai giovani la possibilità di vivere la direzione spirituale e la confessione con regolarità e con precisi luoghi di riferimento…
“Quanti pani avete? Andate a vedere…”. Abbiamo questi pani, ma ciò che è urgente, è la necessità continua di saziarci e proporre l’unico Pane, il Pane Vivo che sazia ogni fame. Abbiamo dei pani, ma soprattutto c’è dato il Pane. Le attività non bastano, le proposte sono sempre in debito… anche nella Pastorale Vocazionale solo uno è il Pane Necessario: Cristo Signore. Pane da accogliere, da mangiare e da condividere.
Forse, oggi più che mai, Cristo si offre a noi per saziare quella fame di Infinito e di Eternità che abita il cuore dell’uomo, quella fame che solo Lui può saziare e che è a nostra portata.
“Quanti pani avete? Andate a vedere…”, abbiamo dei pani, abbiamo il Pane. A te Signore chiediamo di accompagnare la Chiesa, con umiltà invochiamo il “Pane Necessario”, con perseveranza e fiducia ti chiediamo ancora: “Manda santi sacerdoti e ferventi religiosi alla tua Chiesa”, per spezzare anche oggi il Pane di vita che c’è dato in dono, il Pane che sazia ogni fame dell’uomo.
 
Don Stefano Manzardo