“Ed essi unsero Davide re d’Israele”. (2Sam 5,3)
Mentre chiudiamo le porte dell’anno giubilare straordinario della Misericordia, il Signore ci consegna nella prima lettura di oggi un episodio fondamentale della storia della Salvezza: l’unzione di Davide a re di Israele. Ci ricorda in questo modo il suo desiderio di vivere accanto al suo popolo, ma anche la nostra dignità: anche noi siamo stati unti re nel Battesimo, grazie al dono dello Spirito Santo e l’olio profumato versato sul capo. Come Davide, ma ancor più come Gesù e insieme a Lui, noi abbiamo una grande dignità agli occhi del Padre e siamo chiamati a esprimerla gestendo in modo bello, libero e responsabile la vita, amando con larghezza e gratuità. Si chiude il Giubileo ma la nostra dignità di figli rimane, ravvivata dalla gioia per la Misericordia che il Padre ci usa continuamente e desiderosi di viverla ogni giorno, versando su quanti incontriamo l’olio della sua tenerezza e della dignità dei figli.
– don Silvano, Casa Sant’Andrea