A pochi passi dalla porta mi imbatto nella scritta su pietra: «Dove abiti, Maestro?». Sono le parole di Andrea (Gv 1,38) che segue incuriosito Gesù dopo che il Battista gliel’aveva indicato. A quella domanda Gesù risponde: «Venite e vedrete». Andrea va, vede e si ferma. Ecco la ragione di una casa in Diocesi che porta il suo nome: una persona che trova Gesù perché qualcuno glielo indica, si mette a inseguirlo affascinato, vede dove dimora e decide di fermarsi e di rimanere con Lui. Casa Sant’Andrea (CSA) perciò ospita giovani che riconosciamo avere gli stessi movimenti e le stesse intenzioni dell’apostolo Andrea.
Quando una persona chiede di fermarsi in questa casa, perché sente che il Signore allarga il suo desiderio a qualcosa di più, al Vangelo, al mondo bisognoso di speranza e di amore, è difficile non provare stupore. CSA è il punto di osservazione privilegiato di come la fede in Gesù Cristo può smuovere un giovane. Per questo invito a visitarla, a frequentarla: qui i germogli di fede si vedono e danno grande consolazione e speranza!
➡ Articolo completo ne La Difesa del popolo del 30 settembre 2022
don Mattia Francescon
direttore di Casa Sant’Andrea e Animatore Vocazionale Diocesano