CSA a San Gregorio: risonanze dopo un anno

È passato un anno dal trasferimento della casa vocazionale all’Arcella. Che si dice?

Luciana, parrocchiana di San Gregorio che presta servizio in patronato: “Quando un anno fa don Mario (parroco fino all’estate scorsa, n.d.r.) mi disse delle grandi novità che ci sarebbero state a San Gregorio, io rimasi un po’ perplessa… forse anche dubbiosa. Don Mario mi rassicurò e mi disse ‘Vedrai, è stata la scelta migliore, ve ne renderete conto!’. E mi spiegò in cosa consisteva la realtà di Casa Sant’Andrea. Ho avuto la fortuna di conoscere due splendidi sacerdoti, don Mattia, direttore di CSA, e don Giovanni, nuovo parroco e guida spirituale della Casa. Ho percepito subito la voglia di fare, l’entusiasmo nel condividere e collaborare insieme. Ci avete ridestato, dato uno scossone, una boccata d’aria nuova. La possibilità di accogliere giovani in ricerca della loro strada: una grande opportunità per arricchire la nostra fede camminando assieme”.

Fabio, vicepresidente del CPP dice: “Ho visto il coinvolgimento sempre maggiore e discreto con la vita parrocchiale dei giovani di CSA. In molte occasioni si sono coinvolti nelle varie iniziative della parrocchia con generosità, facendo sentire la loro presenza. Avendo il loro percorso da seguire, non è scontato che uno dia del tempo a noi. Poi, vedere dei giovani che stanno verificando la loro vocazione e altri che frequentano la Casa per alcuni periodi, fa bene al cuore. È bello sapere che c’è un luogo così!”.

Così commenta Anna, giovane che conosceva bene la Casa a Rubano, ha aiutato il trasloco e la pulizia dai lavori del cantiere, e oggi frequenta CSA a San Gregorio per la confessione e per momenti formativi e fraterni: “Penso che un cambiamento permetta il confronto tra cos’è rimasto e cosa non c’è più. Ora è in città, ha più vicini, è meno isolata (si sente il rumore del traffico). Ma non è cambiato il clima, di accoglienza, di fraternità e Provvidenza, per chi arriva e per chi ospita. È un luogo che vive dei suoi principi cardine, per cui a prescindere dal nome della via, sarà sempre la casa per/di tutti”.

Claudio, operatore pastorale di San Gregorio, condivide: “La gioia e la speranza con l’arrivo di Casa Sant’Andrea si sono accese nella Parrocchia di San Gregorio Barbarigo. Il sapere che ogni giorno c’è qualcuno che prega anche per te ti fa sentire più vivo e più vicino a chi crede. Il costruire è sempre difficile, ma giocando con la fede ti scopri sempre nuovo, aiutato da chi ti è sempre accanto: la nostra fede ogni giorno è sempre più presente”.

Amiche e amici di Casa Sant’Andrea

Articolo della
Rivista del Seminario
CorCordis 2025/3

 

 

 

Don Mattia, direttore della Casa: “CSA spegne la prima candelina e la gratitudine è tanta! È stato un anno molto bello! La comunità di San Gregorio ci ha accolto benissimo, ci vuole bene. Pian piano si è creata anche una bella sinergia tra i giovani in discernimento che hanno scelto di vivere in Casa Sant’Andrea, e i parrocchiani. L’animazione delle Messe feriali, il catechismo, la sagra, la pulizia di alcuni spazi parrocchiali e altri servizi sono stati occasione per condividere, lavorare insieme, pregare, contagiarsi nel bene! Confermo ampiamente l’intuizione iniziale: l’Arcella è un quartiere molto bello, intrigante, dinamico. Come formatore sono contento che i giovani possano ricevere questo tipo di stimolo! San Gregorio Barbarigo, prega per noi!”.

San Gregorio Barbarigo, 5 ottobre 2025

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