I verbi della Settimana Santa

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“Là dunque, poiché era il giorno della Parasceve dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, posero Gesù”. (Gv 19,42)

Le nostre giornate iniziano molto presto, soprattutto ora che è arrivato il secondo nanetto iperattivo: verso le 5.30 Tommaso saluta il giorno con rumorosi gorgoglii e sorrisi sdentati, e alle 6 arriva Nicolò in fuga da mostri e fantasmi ma pronto a sconfiggere orde di pirati. E cosi ci ritroviamo tutti nel lettone.
Ancor di più in questa quarantena, in questa quaresima, mentre il lavoro in ambulatorio prosegue a ritmi serrati, ma con la paura di esser contagiata e contagiare. Periodo senza scuola per Nicolò, senza la nostra routine. Periodo in cui le giornate sembrano tutte uguali e si fa fatica a fare progetti a lungo termine.

frecciaProprio in questo strano periodo il lettone ci accoglie tutti. È qui che la sera ci ritroviamo a deporre le fatiche della giornata, a confrontarci e ringraziare, a organizzare e poi dormire e sognare. È qui che aspettiamo l’arrivo del nuovo giorno e della fine della paura, l’arrivo della Pasqua di Risurrezione.
– Angela e Giulio con Tommaso e Nicolò

 

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