“Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro” (Mt 17,1-2)
Ho da poco raggiunto un gruppo di giovanissimi che da Orvieto ha raggiunto a piedi, tappa dopo tappa, la tomba di Pietro a Roma, percorrendo un pezzo dell’antica via Francigena. Non ero con loro in questi giorni, ma vedo che il cammino li ha cambiati: sono sudati, stanchi, abbronzati, ma soprattutto contenti, uniti fra loro, forti di un’esperienza di profonda condivisione, di fatica affrontata, di dialoghi, amicizia e preghiera fatti insieme.
Sì, il cammino fa bene, trasforma, cambia la propria persona, ci aiuta a recuperare il valore della vita. Eppure… non è tutto: da solo non basta per trovare la propria realizzazione, per cambiare la nostra persona e renderla più bella, per trovare ciò che serve davvero, il “tesoro” o la “perla preziosa”, come ci ha detto Gesù domenica scorsa.
Gesù sale sul monte per incontrare il Padre, Elia e Mosé, e prende con sé Pietro, Giacomo e Giovanni: camminano, salgono sul monte, faticano insieme sotto il sole e sicuramente tutto ciò ha coinvolto i discepoli, ma il loro vero cambiamento avverrà soltanto se sapranno stare alla presenza di Gesù in tutta la sua luce, se giorno dopo giorno lo ascolteranno.
Il cammino fa bene, la vita quotidiana con le sue gioie e fatiche ci offre un sacco di occasioni per maturare e vivere pienamente il nostro essere figli di Dio, ma ciò che davvero può portare a compimento la nostra persona è lo stare con tutto noi stessi alla presenza del Risorto. Nulla è potente come la sua presenza, neppure un cammino di un mese.
Tutti noi siamo presi oggi dal Signore e condotti da lui sul monte: con lui camminiamo con fiducia e buona voglia, contenti di essere insieme. Apriamoci, però, all’incontro: viviamo con verità l’Eucaristia domenicale, ascoltiamo la sua Parola lasciando che incroci la nostra vita, accogliamo il suo Perdono che trasforma i nostri peccati, gustiamo con gioia e autenticità la carità fraterna.
– don Silvano, Casa Sant’Andrea