Maria Santissima Madre di Dio
“Ti benedica il Signore e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”.
(Nm 6,24-26)
Con il Natale di Gesù è venuta nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo, ci ha annunciato l’evangelista Giovanni domenica scorsa.
Come la luce dona forma e colore alle cose togliendole dall’oblio, così la presenza del Signore dona forma e colore alle nostre vicende, ai nostri gesti, alla storia. In Gesù diventano realtà concrete e affidabili, il bene, i nostri doni, le nostre potenzialità. Alla sua presenza acquistano spessore anche i nostri limiti, i nostri errori, il male che c’è attorno e dentro di noi.
Avvertiamo così il fascino di vivere il bene, di impegnarci per l’amore, di stare in questo mondo da figli di Dio, ma anche la sfida del male. La presenza di Cristo nel mondo, mette ali al nostro spirito, ma anche ci fa diventare più responsabili: chiama ad affrontare la vita da figli di Dio, senza scappare dal dramma del male che ci sfida con la pretesa di imprigionarci, di farci scappare o diventarne complici.
Nel vivere questa responsabilità il Signore non ci lascia soli. A distanza di otto giorni dal Natale oggi ci consegna due doni, così da aiutarci a stare nella luce senza cadere nel buio.
Anzitutto ci dona Maria Santissima, che oggi invochiamo con il suo titolo più antico di “Madre di Dio”. In lei, che ha accolto la vocazione ad essere Madre del Salvatore, che gli ha fatto posto nella sua intimità e nella sua casa, dentro la sua vita quotidiana, scopriamo che è possibile vivere alla luce di Dio, che si può vivere nella verità senza venirne schiacciati, che la sua presenza realizza al meglio la nostra vita. Maria Madre, Maria Madre di Dio, ci annuncia oggi che la luce del Natale è un dono per la vita di tutti i giorni, che il Vangelo non è troppo grande per noi, che è possibile viverlo nella vita quotidiana, la vita semplice di famiglia, di lavoro, di comunità.
Ci dona anche una benedizione, ossia la sua presenza stabile su di noi, dentro di noi, con noi. Le parole pronunciate sugli Israeliti sono parole che il Signore pronuncia sempre anche su di noi, certezze che ci accompagnano quotidianamente e che ci invitano credere nella luce che vince le tenebre, ad affrontare il mistero del male, a lottare per diffondere la luce del bene.
Inizia un anno nuovo, un anno illuminato dalla luce del Signore che fa risplendere la bellezza della vita, ma anche la debolezza umana, tanto che da anni proprio in questo giorno preghiamo per la pace nel mondo.
Entriamo nel futuro insieme a Maria, credendo che la luce del Signore andrà proprio bene per i nostri giorni, per la vita quotidiana, quella stessa che lei ha sperimentato come Madre di Dio.
Entriamo nel futuro anche se segnato dal male, con il coraggio che viene dal Signore, dalla sua benedizione, dalla sua grazia che ci sostiene, ci custodisce, e ci manda a portare luce proprio lì dove c’è il buio del male.
– don Silvano, Casa Sant’Andrea