Dalla Difesa del Popolo del 16 luglio 2017
CAMPO AC-PASTORALE VOCAZIONALE
Esperienza positiva. Oltre i pregiudizi sulla “vocazione”
«È stato un week-end lungo e intenso, in cui ho scoperto come Dio non mi chiede di essere perfetto, ma mi chiede di dare il mio meglio, nella consapevolezza che quel che manca lo aggiunge lui!».
Questa la sintesi che Luca, uno dei dodici partecipanti al campo “Senza se e senza ma – Il coraggio di discernere” fa dell’esperienza che si è svolta presso l’abbazia di Praglia dal 6 al 9 luglio, frutto della collaborazione di Azione cattolica e pastorale delle vocazioni.
«Penso sia stata un’esperienza azzeccata a partire dal suo tema, quello del discernimento – osserva don Silvano Trincanato – aiutare il laico, oggi, a orientarsi nella vita a partire dalla sua capacità di fare scelte adeguate è fondamentale. Farlo insieme all’Ac ci permette di “sdoganare” alcuni strumenti di crescita spirituale perché tutti ne facciano tesoro, senza i pregiudizi e le paure che la parola “vocazione” si porta dietro».
«Penso che non si possono rimandare certe scelte e non ci si può non dare una regola di vita – aggiunge Francesco – Il campo mi ha dato degli stimoli per iniziare a mettermi in discussione».
«Siamo chiamati a essere “protagonisti” della nostra vita – conclude Elisa – vivendo con gioia il progetto che Dio ci ha affidato, consapevoli che siamo sempre amati e perdonati. Ho cominciato questo cammino attraverso un metodo, delle esperienze di condivisione, di gioco e di dialogo, circondata da giovani che come me sono in ricerca di un rapporto autentico con Dio».
A. C