Mentre Gesù entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». (Mt 21,10)
Ogni persona è un mistero, in gran parte sconosciuto alla persona stessa e tanto più a chi le sta accanto. Così la persona di Gesù. Chi è costui? Chi è davvero Gesù, oltre quel poco che conosco, oltre le mie deboli certezze?
Tutta una vita non basta a scoprire chi è Gesù, talmente profondo è il mistero nascosto nella sua persona. La Parola di questa domenica, in ogni caso, spalanca dinanzi a noi degli orizzonti.
È uno che ama la città: sceglie di abitare il mondo, di incontrare la gente, di guardare negli occhi le persone.
È il Figlio che si fida del Padre sino alla fine, scegliendo Gerusalemme nonostante il rifiuto, il tradimento e la persecuzione.
È uno che sceglie l’umiltà e la mitezza, scegliendo di entrare in città con un’asina e un puledro e non con un cavallo, come usavano le potenze straniere o i soldati in tempo di guerra.
Val la pena chiederci “chi è Gesù” e cercare di dare risposta a questa domanda in modo serio, ragionato e personale, attingendo dalla sapienza della Parola e della Chiesa, oltre che dalla nostra povera esperienza. Entriamo così in questa settimana: mettiamo da parte le certezze che ci impediscono di fare Pasqua e lasciamoci stupire dai gesti e dalle parole del Signore. Viviamo le celebrazioni di questa settimana lasciandoci interpellare da Gesù, dal suo farsi dono a tutti, sino alla fine.
– don Silvano, Casa Sant’Andrea