La risposta più breve: è la preghiera quotidiana della Chiesa e si compone di cinque diverse soste composte soprattutto da Salmi.
Una risposta più articolata: è il modo con cui i cristiani, sostando in preghiera più volte, celebrano il Signore lungo la giornata ed è composta anzitutto di testi tratti dalla Bibbia, dal libro dei Salmi ma anche da altri libri. Prevede anzitutto un momento di lettura e preghiera con un brano biblico: è questa l’ora dell’Ufficio delle letture, che trova il suo momento più adeguato all’inizio della giornata ma può essere celebrata anche in un altro momento del giorno. Due, però, sono i momenti principali di questa preghiera: le Lodi del mattino e i Vespri. Al mattino e al tramonto del giorno, momenti in cui tutta la creazione è coinvolta, anche la comunità celebra il Signore, Sole che vince ogni notte e dà la vita. Oltre a questi momenti, poi, vi è la preghiera dell’Ora media, sosta da vivere lungo il giorno, e la Compieta che “completa” la giornata, la chiude affidandola al Signore prima del riposo. Centrali nella Liturgia delle ore sono i Salmi che, secondo uno schema stabilito per tutti, vengono pregati tutti 150 nell’arco di quattro settimane: sono le parole migliori che abbiamo per celebrare il Signore: sono parole che lui stesso ci ha dato per essere incontrato e celebrato. Sebbene siano stati composti tanti secoli fa essi hanno la capacità di interpretare il cuore di ciascuna persona e della Chiesa intera: “esprimono i dolori e la speranza, la miseria e la fiducia degli uomini di ogni tempo e regione, e cantano specialmente la fede in Dio, la rivelazione e la redenzione” (PNLO, 107). Seppure possa sembrare una modalità molto articolata e impegnativa, la Liturgia delle ore è la preghiera adatta a tutti i cristiani e non solo ai presbiteri e ai consacrati. Non va da sé trovarsi a proprio agio con essa e, d’altra parte, non è chiesto ai laici di partecipare ogni giorno a tutti i momenti che prevede. Tuttavia, accostandola con pazienza e calma non sarà difficile trovarla a propria misura e gioire della possibilità di unire la propria voce a quella di tanti credenti sparsi nel mondo nel mondo che si uniscono alla Chiesa del cielo per cantare il Signore della vita.