«Passiamo all’altra riva» (Mc 45).
Il passare da una riva all’altra e la burrasca sono due immagini molto forti e ben espressive della vita. La vita, appunto, chiede spesso di affrontare dei passaggi, di imbarcarsi verso nuove mete. Dalle elementari alle medie… dallo studio al lavoro… dal fidanzamento al matrimonio… dal seminario alla parrocchia… dalla salute alla malattia e magari ancora alla salute… da una casa ad un’altra… dalla compagnia alla solitudine… da questa vita al Padre. E mentre attraversiamo il lago spesso ci sorprende la bufera, la tempesta: incontriamo dei limiti, delle difficoltà, degli ostacoli che ci sembrano enormi e fuori dalla nostra portata.
Mentre viviamo tutto questo a volte reagiamo con energia e decisione, forti delle nostre motivazioni. Altre volte ci disperiamo, ci lasciamo prendere dalla tristezza e dalla paura. Oppure ci arrabbiamo. Invece che pregare di più e meglio smettiamo di pregare oppure imprechiamo contro il cielo. Ci sentiamo persi. Ci sentiamo abbandonati, anche da Dio.
Il Signore, però, oggi ci ricorda con sicurezza e pace che lui è sempre presente e che nulla gli scappa dalle mani. Ci ricorda che non è distratto o disinteressato nei nostri confronti. Non è impegnato in altre cose o indifferente mentre noi siamo presi con la vita e con le difficoltà. È sempre con noi, come potenza che ci aiuta a remare, che ci spinge verso la meta. Egli è sempre nella nostra barca. È nelle nostre mani che buttano fuori l’acqua dalla barca. È nelle nostre braccia che remano. È nella nostra voce che incoraggia. È nei nostri abbracci che riscaldano il cuore. È nel nostro intimo, come forza che incoraggia e non fa mollare.
E allora, ogni volta che la vita ci chiama a navigare verso un’altra riva, ricordiamoci che una barca non è fatta per rimanere al porto. Ricordiamoci che siamo fatti per passare all’altra riva, per la crescita, la maturazione, la trasformazione. Ogni volta che soffia il vento su di noi, sulla nostra famiglia, sulla comunità, sulla società, e ci sembra di non farcela, facciamo a meno di prendercela con gli altri o con Dio: piuttosto ricordiamoci che il Signore è al nostro fianco e lasciamo che la sua forza ci afferri dentro, ci prenda, ci sostenga e si sprigioni nel nostro impegno, nella nostra generosità, nel dono di noi stessi. Se ci sembra di non avere le forze per affrontare la tempesta mettiamoci a chiedere aiuto con fede: preghiamo con amore, affidandoci completamente a lui. Sì. Il Signore ha a cuore ciascuno di noi. A lui importa di me, di te, di tutti noi.
– don Silvano, Casa Sant’Andrea